Gli incontri “da mamma a mamma”

IMPORTANTE! L’incontro di giovedì 29 ottobre, per questioni organizzative è stato spostato a martedì 3 novembre, sempre alle 17.00 e sempre nei locali del Centro Giochi Scubidù.

Cosa sono questi incontri “da mamma a mamma”? Di cosa si parla? Chi li cover_corsoOMSconduce? A chi sono rivolti? Qual è la loro utilità?

Gli incontri da mamma a mamma non hanno un tema predefinito proprio perché vogliamo dare spazio a voi, alle vostre esperienze, ai vostri dubbi, alle aspettative e alle soluzioni che ogni mamma trova.

Quindi ognuno di questi incontri è diverso dagli altri, perché dipende dalle mamme (o papà, nonne…) presenti. A volte ci sono solo “mamme con la pancia”, e allora si parla, a partire dalle domande e dalle aspettative, di quali informazioni è importante avere fin da subito. Altre volte ci sono mamme con bambini piccoli, e si ha la fortuna di vedere una poppata in diretta e di partire dalla pratica per arrivare alla teoria di un allattamento riuscito. La presenza di papà e nonne stimola domande da diversi punti di vista, e favorisce un sostegno maggiore alla mamma che desidera allattare.

Gli incontri sono tenuti dalle mamme dell’Associazione, tutte formate con i corsi di 18 ore OMS/UNICEF. Questa formazione (che nei contenuti è la stessa degli operatori sanitari ma che è stata adattata nelle modalità in quanto il rapporto che si instaura tra mamme è diverso da quello con un operatore), insieme alla nostra personale esperienza di allattamento, ci rende “peer counsellor”, consulenti alla pari, una figura di cui parla molto bene Sara Cosano in questo articolo.

Durante gli incontri è anche disponibile materiale (libri, opuscoli, dispense) per approfondire gli argomenti di interesse delle mamme.

Allattare nel mondo: partecipa alla SAM di Carpi!

quadro_MariaRosaIn occasione della Settimana mondiale per l’Allattamento Materno, il G.A.A.M. invita alla conferenza dal titolo

“Allattare nel mondo – il latte di mamma, sempre uguale nelle diversità”.
Un’occasione per parlare di allattamento al seno, delle diverse condizioni materiali e culturali che possono favorirlo od ostacolarlo

Sabato 10 ottobre • ore 9.00 • Sala Duomo a Carpi

Programma:

ore 9.00: accoglienza e presentazione del tema e delle relatrici

ore 9.20: la parola alle mamme – saranno presenti mamme di altri Paesi e culture che parleranno dell’allattamento al seno inserito nel contesto culturale del loro Paese d’origine, e della loro esperienza in Italia

ore 10.40 circa: un piccolo break, dolce e salato

ore 11.00: domande e dibattito

Si prevede che l’incontro termini per le ore 12.00. I bambini sono sempre i benvenuti e la sala è dotata di fasciatoio. Durante l’incontro saranno distribuiti materiali sulla SAM.

(l’autore del quadro su legno è l’artista carpigiano Alberto Rustichelli)

Allattamento e farmaci

Può capitare che una mamma che allatta debba assumere dei farmaci.influenza

La quasi totalità dei farmaci che può capitare di assumere sono compatibili con l’allattamento: si veda l’articolo del dottor Vincenzo Calia “Latte e medicine” sulla rivista UPPA (Un Pediatra per Amico).

In caso di dubbio è possibile spiegare il proprio caso e chiedere una consulenza al Centro Anti-Veleni degli Ospedali Riuniti di Bergamo al numero verde (gratuito) 800-88-33-00.

Anche in questo caso: prima di sospendere l’allattamento, vale la pena di informarsi!

Non ho abbastanza latte…

cry-baby1In una cultura che favorisce l’allattamento molto più a parole che a fatti, una delle principali cause di abbandono precoce dell’allattamento al seno è la “mancanza/insufficienza di latte“, vera o presunta tale.

Sara Cosano, peer counsellor del Melograno di Treviso, ha analizzato con molta chiarezza cosa succede quando sembra esserci poco latte, aiutando le mamme a capire: è vero che la produzione non è sufficiente ai bisogni del mio bambino? In che modo è possibile produrre più latte? Quando è necessario dare un’aggiunta di latte artificiale?

Gli articoli sono disponibili sul portale Bambino Naturale:

Aiuto, ho poco latte!

Quando c’è davvero poco latte: ecco cosa fare

BUONE VACANZE!

La nostra associazione vi dà appuntamento a settembre con i primi incontri (nella sezione “Calendario Incontri” è disponibile il nuovo programma).

Le mamme che avessero bisogno di una consulenza telefonica possono rivolgersi ai numeri telefonici presenti sull’ultimo volantino, scaricabile dalla pagina “Calendario Incontri”.cover_guida_asl

Per chi cerca in rete informazioni pratiche corrette per una buon avvio e prosecuzione dell’allattamento al seno, segnaliamo il libretto predisposto dall’ASL di Modena scaricabile dal sito dei Piani per la Salute.

BUONE VACANZE!!

Le mamme del GAAM

Ciuccio, SIDS, lettone: lettera di una mamma

Abbiamo ricevuto questo commento, a cui ci è sembrato importante tentare di rispondere:

Spero che pubblicherete il mio commento. Cercavo informazioni sull’allattamento al seno e mi sono imbattuta sul vostro sito. In primo luogo concordo al cento per cento con il vostro impegno a spingere l’allattamento, credo però siano opportune delle precisazioni. Ho allattato i miei bambini fino ai 2 anni di età, con molta soddisfazione per me e per loro. Allo stesso tempo ho sempre utilizzato i succhietti…e vi assicuro che non ho mai riscontrato nessun problema i confusione del capezzolo o altro. Anzi, mi è sempre stato consigliato di utilizzare il succhietto come misura di prevenzione antisids. Perchè voi invece lo boicottate? Inoltre mi è sempre stato vietato di condividere il letto con i piccoli, cosa che invece voi consigliate. Qual è la posizione corretta? Mi sono informata a tal proposito e sembra che la condivisione aumenti i rischi di morte in culla. Mi potete dare una riposta?

Vania

ciuccio_sids

Cara Vania,

grazie di averci scritto: hai toccato un argomento importante e molto complesso, per il quale dare risposte semplici (o semplificate) è sempre rischioso, anche se talvolta necessario (ad esempio per rispondere ad altrettanto semplificate campagne pro-succhietto sponsorizzate, guarda caso, da chi i succhietti li produce).

Provo a risponderti.

1) Gli studi sulla SIDS hanno evidenziato come alcuni comportamenti abbiano un effetto protettivo; il valore di questi studi è puramente statistico in quanto la SIDS è, per definizione, un fenomeno ancora inspiegabile (quando si trova una causa certa di morte del bambino, non la si cataloga come SIDS).

L’entità dei fattori protettivi è diversa: non tutti i comportamenti consigliati hanno lo stesso “peso” (il più determinante è la posizione di riposo a pancia in su, gli altri hanno peso statistico minore). Ogni comportamento/abitudine – rilevato statisticamente – fornisce delle ipotesi anche sulla possibile natura della SIDS (per fare un esempio: dal fatto che tra le vittime della SIDS ci sono più bambini esposti al fumo che bambini non esposti al fumo, deduciamo che la SIDS dipende anche dalla capacità respiratoria del lattante, che viene compromessa dal fumo passivo).

Poiché le apnee – piuttosto frequenti nei neonati – possono, se molto frequenti e prolungate, essere un fattore predittivo della possibilità di SIDS, tutto ciò che le riduce ha un effetto protettivo. La suzione riduce le apnee, quindi mettere il bambino in condizione di succhiare durante il sonno riduce il rischio di SIDS.

Qui si entra in una valutazione più complessa, perché si incrociano effetti contrastanti, per cui dare una risposta categorica in un senso o nell’altro (semplificata, o semplicistica) diventa riduttivo o può rivelarsi scorretto: infatti

a) ci sono studi che evidenziano che l’uso del succhietto, soprattutto se proposto nelle primissime settimane di vita, può interferire seriamente con l’allattamento al seno;

b) l’allattamento al seno, oltre che essere uno strumento di salute in generale, è uno dei fattori protettivi per la SIDS (proprio perché il bambino è meno affetto da patologie dell’apparato respiratorio, o ne è affetto in modo meno grave);

c) molti bambini piccoli poppano molto frequentemente di notte – in modo che i benefici della suzione sono garantiti dall’allattamento; inoltre la vicinanza con la mamma durante la poppata porta alla regolazione del ritmo cardiaco del bambino e per il bambino che dorme accanto alla mamma c’è una importante riduzione della durata e frequenza delle apnee notturne.

Quindi, dire “date il ciuccio” senza specificare quanto sopra, è una pubblicità al ciuccio e un potenziale danno per l’avvio dell’allattamento. Una informazione scientificamente corretta (e non influenzata da interessi economici) dovrebbe essere qualcosa del tipo: “Allatta al seno il tuo bambino, anche di notte se lo richiede: questo garantisce un suo migliore stato di salute e riduce – insieme ad altri comportamenti – il rischo di SIDS. Il succhietto nelle prime 4-6 settimane può interferire con l’allattamento, ma se il tuo bambino non è allattato al seno l’uso del succhietto – insieme ad altri comportamenti – può prevenire la SIDS: in quel caso, usalo”.

2) Valutazioni simili si possono fare rispetto al luogo in cui far dormire il bambino. Il luogo più sicuro è (stiamo parlando di bambini sotto l’anno di età) nella camera con i genitori, come scritto anche su questo sito. La condivisione del lettone deve (sottolineo: deve) avere degli accorgimenti (non un letto morbido dove il bimbo possa infossarsi; abbastanza spazio per tutti; mamma/papà non sotto l’effetto di alcool o medicine che ne compromettano lo stato vigile in caso di bisogno; niente coperte e/o cuscini che possano soffocare il bambino).

Spesso le mamme che allattano di notte si addormentano insieme al bambino che poppa – è un effetto degli ormoni messi in circolo dall’allattamento, che si aggiunge al fatto che le mamme di lattanti sono sempre piuttosto stanche 🙂 -.

Addormentarsi insieme nel lettone – in un lettone “messo in sicurezza” tenendo conto degli aspetti scritti sopra – è più sicuro che addormentarsi su una poltrona o un divano, da dove il bambino può cadere o può infossarsi tra i cuscini. In molti casi di scarsa crescita del bambino, in cui si cerca di aumentare la produzione di latte nella mamma, condividere il sonno incentiva le poppate notturne, che sono un toccasana per queste situazioni poiché la prolattina lavora meglio di notte. Ovviamente questo non può avvenire a scapito della sicurezza del bambino, ma con gli accorgimenti adeguati il lettone è un posto sicuro più di divani e poltroncine varie in caso di allattamento.

Resta il fatto che quella del lettone è una scelta che compie la famiglia, una volta informata rispetto gli aspetti di sicurezza, e che ogni scelta è buona se è, appunto, informata e serena. Molte mamme sono accusate di “viziare” i loro bambini quando li mettono nel lettone per rispondere meglio (più comodamente anche per la mamma) ai loro bisogni, e la nostra associazione, formata da mamme che vogliono informare e sostenere altre mamme, informa che il lettone “aiuta” l’allattamento e sostiene quelle mamme che compiono tale scelta in modo informato e sereno (così come le mamme che compiono altre scelte).

Spero di averti risposto…

Se così non fosse, non esitare a chiedere ancora.

Per il GAAM, Annalisa

CORSO DI APPROFONDIMENTO SULL’ALLATTAMENTO AL SENO

Le mamme del G.A.A.M. organizzano un corso di approfondimento sull’allattamento al seno sabato 24 e domenica 25 gennaio, dalle 9 alle 13. Questo il programma:

SABATO 24/01

  • ore 9.00      Presentazione del corso e dei suoi obiettivi, consegna del materiale, presentazioni personali
  • ore 10.00   Perché allattare al seno?
  • ore 11.00    break
  • ore 11.15     Anatomia della mammella – Fisiologia della lattazione
  • ore 11.45     Posizione e attacco: le chiavi del successo
  • ore 13.00    Conclusione prima parte

DOMENICA 25/01

  • ore 9.00     Breast crawl e contatto pelle-a-pelle: la loro importanza sull’inizio dell’allattamento
  • ore 9.45      Inconvenienti dell’allattamento: ingorgo mammario, mastite, ragadi, dolore ai capezzoli
  • ore 10.45   break
  • ore 11.00   Come sapere se il nostro bambino assume abbastanza latte. La dieta della mamma che allatta
  • ore 11.45    Spremitura del seno, quando e come farla; conservazione e somministrazione del latte materno
  • ore 12.30   Gli strumenti per ottenere informazioni corrette: bibliografia per la mamma che allatta

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Il corso è rivolto a tutte le mamme o future mamme che vogliono avere informazioni su come “funziona” la produzione di latte, su quali problemi si possono incontrare e come risolverli. È gratuito ma è necessario iscriversi, telefonando al numero 338-3417468 (preferibilmente in orario serale). Chi ha bambini piccoli che richiedono di essere allattati è invitata, come per tutti gli altri incontri, a portarli con sé.

Consigli ai genitori sull’allattamento

Dalla rivista “Quaderni ACP” dell’Associazione Culturale Pediatri riportiamo una parte dell’articolo “Informazioni per aiutare un genitore e un bambino da 0 a 5 anni”, quella riguardante l’allattamento al seno. L’intero articolo è scaricabile qui.

Latte di mamma?

Sono un bambino, sono il tuo dono
prima non c’ero e adesso ci sono.
Sono il domani, dalle tue mani
devi difendermi con le tue mani.
Sono il futuro, sono arrivato
e sono qui perché tu mi hai chiamato.
Come sarà l’orizzonte che tracci
dipende da come mi abbracci.
(Bruno Tognolini)

mamma_unicef“Non c’è nulla di più bello dello stare nel pieno della notte in una stanza silenziosa con un bambino tra le braccia e guardarlo mentre succhia soddisfatto e ricambia il tuo sguardo”.

“Pensavo non ci volesse nulla se non metterla al seno e basta! Non immaginavo che ci fosse qualcosa da dover imparare o delle difficoltà. Per me le prime due settimane sono state scioccanti e faticose. Ero però determinata e volevo allattare e ora è una cosa favolosa!”.

Questi sono i pareri di due mamme alle prese con l’allattamento al seno.
Il consiglio più ovvio e fortemente condiviso, che riguarda l’allattamento al seno, è che il latte materno è l’alimento migliore e che allattare è una cosa estremamente piacevole e gioiosa, ed è la cosa migliore da fare per il tuo bambino. Tutto questo è sicuramente vero. Allattare al seno è il modo migliore per dare protezione al tuo bambino nei confronti di tante malattie. Il tuo bambino ha bisogno solo di latte materno fino a 6 mesi di vita. Nei primi 2-3 giorni dopo la nascita il tuo bambino potrebbe avere sonno e poca fame. Dal 3°-4° giorno di vita ed entro la prima settimana la produzione di latte aumenterà.
Se tieni bene in braccio il tuo bambino assumendo una posizione corretta, e se fai attenzione a farlo attaccare bene al seno in modo che prenda in bocca anche buona parte dell’areola del tuo seno (la parte scura intorno al capezzolo), il tuo bambino mangerà di più e tu produrrai più latte.

Il consiglio che possiamo darti è di lasciarlo libero di poppare quando vuole; non ci sono problemi di alcun genere nel fare questo. L’allattamento inizialmente può essere faticoso e sembrare difficile, ti potresti non sentire adeguata a nutrire il tuo bambino, e sicuramente sentirsi totalmente responsabile della sua crescita può essere un compito arduo. Non preoccuparti: queste sensazioni di inadeguatezza sono del tutto normali.
Diceva Winnicott, un pediatra del secolo scorso che ha contribuito molto alla crescita e alla formazione di tanti pediatri: “… amare è una faccenda complicata e non un semplice istinto, sarebbe d’aiuto comunicare alle mamme che può capitare di non provare immediatamente amore per i propri figli o di non sentirsela di
allattarli…”.

Il consiglio che ti possiamo dare è di chiedere sostegno, se sei in difficoltà, ad altre donne (mamme, nonne o associazioni che si occupano di allattamento) o all’ostetrica del consultorio o al tuo pediatra, e di avere fiducia nelle tue capacità.
Considera che alcuni bambini possono fin dalle prime poppate avere orari precisi, altri ci mettono tempo. Nelle prime settimane, quindi, potresti notare che il tuo bambino mangia a volte più a lungo, altre volte più spesso; cerca di seguirlo in questo “disordine”, cerca di rispondere a questi suoi bisogni. Una volta attaccato al seno, fai durare la poppata per quanto il tuo bimbo vuole; alcune mamme offrono dopo un po’ l’altro seno; non è però obbligatorio: puoi offrirgli l’altro seno alla poppata successiva.
Offrendo il tuo latte quando il tuo bimbo vuole, produrrai tanto latte. Certo all’inizio ti sembrerà di non poter fare nulla se non allattare e cambiare pannolini e ti ritroverai spesso con il seno scoperto.
Ricorda però che tutto questo dura poco; man mano che il tuo bimbo cresce, gli intervalli per poppare si allungheranno.
Considera poi che i bambini hanno dei momenti di crescita in peso maggiore intorno al 10° giorno di vita, a 6 settimane e a 3 mesi; in questi periodi il tuo bimbo potrebbe mangiare più spesso e chiedere più latte, la tua produzione di latte quindi aumenterà per rispondere a queste nuove necessità.

Ti chiederai: “Come faccio a sapere che cresce con il mio latte?”.
Questa è la domanda che assilla tutti i genitori perché il latte materno non si può dosare. Allora se il tuo bambino bagna regolarmente di pipì i pannolini (almeno 5 nella giornata), se cresce secondo la sua curva di crescita (e questo sarà il tuo pediatra a valutarlo ai bilanci di salute dei primi mesi di vita) e se il tuo bimbo durante la giornata ha dei momenti di veglia in cui si mostra vivace e attento, allora non preoccuparti.

(Da: “Informazioni per aiutare un genitore e un bambino da 0 a 5 anni”, di Stefania Manetti, pediatra, e Antonella Brunelli, pediatra. Quaderni ACP 2008; 15(5): 226-227. La rivista Quaderni ACP è consultabile e scaricabile da www.quaderniacp.it)

Nascere genitori

Riceviamo da Alessandro Volta e volentieri divulghiamo:

Informo che è uscito il mio libro ‘Nascere genitori’, edito da Urra:
http://www.urraonline.com/libri/9788850328277/scheda#

Il libro è rivolto ai genitori in attesa o con un bambino nel primo anno di vita e contiene testi tratti dal sito http://www.vocidibimbi.it oltre ad altro materiale inedito.

Gli argomenti trattati sono numerosi: dalla nascita all’allattamento, dal bonding agli stati comportamentali del neonato, dai problemi del sonno a quelli dello svezzamento, dalla gelosia del fratellino ai disturbi emotivi dopo il parto,…. L’intenzione è di fornire spunti di riflessione sull’esperienza di diventare genitori e cresce un figlio, cercando di evitare un approccio prescrittivo e manualistico.

Per stimolare la discussione su alcune tematiche trattate nel libro e nel sito ho aperto un blog al seguente
indirizzo: http://nasceregenitori.wordpress.com/

Grazie per l’attenzione
Alessandro Volta