Partecipa alla indagine mondiale sulla morte in utero per genitori e operatori

Riceviamo e diffondiamo per chi voglia partecipare:

CIAOLAPO-LANCETCiaoLapo Onlus, da sempre membro dell’International Stillbirth Alliance, partecipa per l’Italia alla nuova indagine mondiale sulla morte in utero i cui risultati saranno pubblicati su un numero speciale della nota rivista medica The Lancet.
Chiediamo la partecipazione numerosa di genitori, familiari, operatori e comuni cittadini per rompere il silenzio su questo problema anche nel nostro paese e per sensibilizzare l’opinione pubblica e la sanità con dati attendibili e significativi sul lutto perinatale.

INDAGINE PER I GENITORI

Se sei un genitore colpito da morte in utero clicca qui: indagine genitori

INDAGINE PER GLI OPERATORI

Se sei un operatore della salute perinatale clicca qui: indagine operatori

INDAGINE PER I MEMBRI DELLA COMUNITÀ

Se sei un parente, familiare, amico o conoscente di un genitore colpito da morte in utero (o semplicemente un membro della comunità sensibile al problema e che vuole esprimere la sua opinione in proposito) clicca qui: indagine comunità

CLICCA QUI PER SAPERNE DI PIÙ

Aderisci anche tu al Manifesto della Coalizione italiana per l’alimentazione dei neonati e dei bambini!

CIANB- logoTagliatoLowCare Mamme, Papà, Operatori della salute,

il GAAM ha aderito al Manifesto della neonata CIANB, Coalizione italiana per l’alimentazione dei neonati e dei bambini, e invita tutti voi a fare altrettanto!

La CIANB nasce su invito dell’Associazione Culturale Pediatri, che ha coinvolto altri soggetti che nel nostro Paese si occupano di allattamento e alimentazione infantile, sia a livello professionale che come organizzazioni di volontariato. Un denominatore comune di queste associazioni è l’indipendenza da interessi commerciali, importantissima anche alla luce dei recenti arresti di pediatri per presunta corruzione da parte di produttori di formula artificiale.

Cosa proclama il Manifesto della CIANB?

  • L’allattamento sin dalla nascita è un diritto dei neonati e delle loro madri; l’allattamento va sostenuto in tutte le fasi del percorso nascita.
  • I bambini e i loro genitori hanno diritto a una nutrizione adeguata e ad alimenti sani e nutrienti per godere del miglior stato di salute possibile.
  • I genitori devono ricevere informazioni scientificamente corrette e indipendenti da interessi commerciali in modo da potere assumere decisioni consapevoli riguardo la nutrizione dei loro bambini.
  • Nella loro formazione curriculare, gli operatori sanitari devono essere formati e preparati a proteggere, promuovere e sostenere l’allattamento e l’avvio dell’alimentazione complementare con pratiche alimentari salutari e con appropriate tecniche di counseling. Per gli operatori che non hanno ricevuto questa formazione, devono essere realizzati corsi in linea con le raccomandazioni nazionali.
  • Una rete efficace di sostegno non può prescindere dal coinvolgimento di risorse esterne al Sistema Sanitario Nazionale che lavorano efficacemente nella promozione e nel sostegno dell’allattamento (consulenti professionali in allattamento, gruppi di sostegno alla pari…)
  • Le politiche di difesa dei consumatori dal marketing vanno rinforzate attraverso l’applicazione delle norme vigenti e mediante una revisione dell’attuale DL 82/2009, adeguandolo al Codice Internazionale.
  • Le sponsorizzazioni (collettive e individuali) ai convegni degli operatori sanitari da parte delle industrie di alimenti per bambini devono essere effettivamente impedite, così come tutte le altre forme di marketing sia attraverso il servizio sanitario che anche in altri ambiti (ad es. manifestazioni o eventi pubblici).
  • Le associazioni scientifiche e professionali devono garantire che l’aggiornamento dei loro affiliati sia indipendente dagli interessi commerciali dalle industrie di alimenti per bambini.
  • Deve essere garantito per le donne lavoratrici il diritto a continuare l’allattamento anche dopo il rientro al lavoro attraverso specifiche politiche di sostegno.
  • Le madri devono sentirsi accolte e devono potere allattare senza pregiudizi e difficoltà in ogni luogo.
  • In accordo con la Campagna Nazionale per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali, i Ministeri per lo sviluppo economico, per le politiche agricole alimentari e forestali e per l’ambiente e tutela del territorio devono mettere in atto tutte le misure necessarie alla protezione degli alimenti da residui chimici ambientali e tossine, in modo che la preparazione e la somministrazione dei cibi locali possa avvenire in maniera sicura.

LEGGI TUTTO IL MANIFESTO E FIRMALO ANCHE TU!

15 ottobre: giornata mondiale della consapevolezza sulla morte dei bambini durante la gravidanza e dopo il parto

Ogni giorno in Italia 9 bambini muoiono in utero o nel primo mese dopo la nascita; ogni giorno, in Italia, 9 famiglie passano dalla gioia dell’attesa al dolore di una nuova, più difficile vita.

Il 15 ottobre è dedicato a questi bambini perduti e tutte le famiglie in lutto.

In tutto il mondo il 15 ottobre alle 19 si svolgerà l’Onda di Luce: migliaia di candele illumineranno la terra, in segno di rispetto, ricordo e speranza.

Fallo anche tu, con noi.

Per saperne di più:

CiaoLapo Onlus, opera a tutela delle gravidanze a rischio e a sostegno dei genitori colpiti da lutto perinatale – per ogni informazione consultare www.ciaolapo.itwww.babyloss.infoinfo@ciaolapo.it

Iniziativa anche a Modena:

VOLANTINO15OTT

Cuscini da allattamento: abbiamo bisogno anche di voi!

Come molti di voi sapranno, e come abbiamo ricordato in un post recente, il GAAM si autofinanzia soprattutto con la vendita dei cuscini da allattamento. Oltre ad aggiungere una federa di ricambio allo stesso prezzo, quest’anno abbiamo pensato di cercare di ridurre i costi di produzione, in modo da potere eventualmente ridurre anche il prezzo di vendita e/o regalare alcuni cuscini al reparto di ostetricia, al consultorio o ad altre strutture pubbliche.

Iwantyou

Chiediamo quindi a tutti di aiutarci (direttamente o passando parola ad amici e conoscenti) a reperire gratis o a prezzi molto buoni i seguenti materiali:

– tessuti di cotone stampato o tinta unita (no jersey) per la federa interna ed esterna;

– imbottitura di gomma piuma a pezzetti ;

– filo da cucire.

Chi ha qualcuno di questi materiali ed è disposto a donarcelo, può contattarci direttamente scrivendo a infogaam@gmail.com o telefonando a Elena: 3703052341.

Grazie mille!

Latte di crescita: inutile… E che un ospedale pubblico lo promuova, molto grave!

Invitiamo tutti voi a inviare una mail di protesta al Meyer (una tipologia di mail da inviare si trova qui)

Fonte: IBFAN Italia

mukkiE’ stato recentemente lanciato sul mercato l’ennesimo latte “di crescita”, Mukki Bimbo, realizzato dalla collaborazione tra il prestigioso Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e l’azienda Mukki. Numerose le proteste di consumatori e operatori sanitari: autorevoli pareri infatti definiscono i latti di crescita inutili se non addirittura dannosi, e il fatto che un celebre ospedale promuova un prodotto simile ha dell’incredibile.

IBFAN Italia, assieme a BabyConsumers e Movimento Difesa del Cittadino lanciano un appello attraverso una lettera aperta, per informare i cittadini e per chiedere che venga tolto dalle confezioni di Mukki Bimbo e dalle pubblicità ogni riferimento ad istituzioni
sanitarie pubbliche.

Se vuoi fare sentire anche tu la tua voce, clicca qui!

Ecco il testo della lettera aperta (disponibile in formato pdf):

Latti “di crescita”? No grazie!

Molte segnalazioni ci sono pervenute da consumatori, operatori sanitari, associazioni no profit, riguardanti il recente lancio sul mercato toscano del latte di crescita Mukki Bimbo, rivolto a bambini da 1 a 3 anni e prodotto dalla centrale del latte di Firenze, Pistoia e Livorno in collaborazione con l’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze.

Cosa ha di diverso il Mukki Bimbo da tutti gli analoghi prodotti già presenti sul mercato da diversi anni?
Mukki Bimbo è un prodotto fresco (si trova nel banco frigorifero) e a distribuzione locale (viene infatti prodotto dalla Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, società a partecipazione pubblica) ma è anche il primo ad essere raccomandato da una prestigiosa istituzione pubblica e a vantare in etichetta la dicitura “studiato in collaborazione con gli esperti di nutrizione infantile dell’Ospedale Pediatrico Meyer”.

L’Ospedale Meyer è il principale presidio pediatrico toscano e da circa 15 anni si avvale del sostegno e della collaborazione da parte della Centrale del Latte di Firenze, Pistoia e Livorno, ma mai finora si era verificato che un Ospedale pubblico patrocinasse il lancio di un prodotto commerciale destinato all’alimentazione infantile.

La cosa ci sembra particolarmente grave, tuttavia ci auguriamo che rappresenti l’occasione per una riflessione collettiva ed istituzionale non solo sulle collaborazioni di presidi sanitari con le industrie, ma anche e soprattutto sull’effettiva utilità dei latti di crescita e sull’opportunità di proporli ai bambini.

Infatti oggi, grazie alle martellanti campagne pubblicitarie che fanno leva sul giusto e legittimo desiderio di ogni genitore di fare il meglio per il proprio bambino fin dai primi anni, è ormai diffusa l’abitudine di sostituire il latte materno o artificiale di proseguimento con il latte di crescita, proposto per bambini da 1 a 3 anni. Tuttavia mai come in questo caso è evidente che non sempre il mercato alimentare offre le migliori soluzioni per il consumatore e non sempre utilizza pratiche di marketing obiettive e trasparenti.

Questi latti sono presentati come utili a favorire una crescita sana ed equilibrata, tuttavia la realtà è ben diversa:

1. I latti di crescita sono inutili
Questa è la critica principale che da sola può bastare: infatti non risultano studi che provino l’utilità dei latti di crescita, per bambini di età superiore all’anno di vita. Viceversa, esiste la presa di posizione dell’EFSA (European Food Safety Agency), ed una dichiarazione della stessa Organizzazione Mondiale della Sanità, che indicano come non vi siano elementi ad oggi per ritenere utile l’uso di questi latti formulati.
Anche alcune associazioni di consumatori, in Italia e Gran Bretagna, e il “Bundesinstituts für Risikobewertung” che, in Germania, fa da consulente per il Ministero per gli Alimenti, l’Agricoltura e la Protezione dei Consumatori, sono giunte alle stesse conclusioni e mettono addirittura in guardia contro possibili effetti negativi dell’uso dei latti di crescita: l’alto contenuto di zuccheri, ed il conseguente sapore dolce, potrebbe influenzare le preferenze del bambino per i cibi dolci e favorire sovrappeso e obesità.
Sfidiamo chiunque, produttore/rivenditore di latti di crescita, o esperto in nutrizione infantile, a dire il contrario e a dimostrarlo.

2. I latti di crescita sono costosi
Il problema economico è oggi centrale per le famiglie e non è giusto che aziende pubbliche incentivino i genitori all’acquisto di un prodotto inutile per il quale dovranno spendere anche di più: mezzo litro di latte di crescita Mukki Bimbo costa come un litro di latte fresco intero.

3. I latti di crescita possono interferire con l’allattamento materno
La spinta commerciale di un latte di crescita, al di là di quanto scritto in etichetta, inevitabilmente crea incertezze tra i consumatori e condiziona negativamente l’allattamento materno raccomandato anche ben oltre il primo anno di vita, sia dall’OMS che dal nostro Ministero della Salute. Infatti, frasi come: “Dopo il primo anno di vita, per avere un apporto giornaliero completo, i bambini dovrebbero bere 500 ml di latte formulato ogni giorno” cozza con le attuali raccomandazioni sull’allattamento al seno.

4. La promozione dei latti di crescita è in contrasto con il Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno
Se vengono promossi per fasce di età in cui è ancora raccomandato l’allattamento naturale, rientrano a pieno titolo nell’applicazione del Codice Internazionale sulla Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno e quindi non possono essere promossi al pubblico, tanto meno con l’avallo di operatori o strutture sanitarie o addirittura al loro interno (come avviene con il latte Mukki Bimbo nei locali dell’Ospedale Pediatrico Meyer). Tutto questo ha un particolare valore nella Regione Toscana che si è impegnata a rispettare il Codice con la delibera 1095 del 2.11.2004 e con il protocollo di intesa sottoscritto con UNICEF nello stesso anno. Possibile che il principale Ospedale Pediatrico toscano ignori tutto questo?

5. La promozione dei latti di crescita è in contrasto con l’educazione alimentare, impegno condiviso di ogni Regione
I latti di crescita non sono prodotti “ricchi di natura”, come recita lo slogan del Mukki Bimbo, ma vere e proprie formule industriali grazie all’aggiunta di acqua, saccarosio, lattosio, aroma di vaniglia,vitamine, minerali, ferro, fibre, acidi grassi essenziali. La loro promozione ha ben poco a che fare con quella di sane abitudini alimentari a partire dall’infanzia!
L’educazione alimentare dovrebbe fare parte delle politiche di ogni regione, di ogni istituzione sanitaria e di ogni pediatra con modalità sia pure diversificate, ma coordinate e indipendenti da interessi commerciali. La promozione, il sostegno e la difesa dell’allattamento rimane al centro delle attenzioni dedicate alla prima infanzia seguita da una costante attenzione al consumo di alimenti freschi, naturali e diversificati (facenti parte della normale dieta della famiglia) ed al mantenimento di corretti stili di vita . L’alleanza tra istituzioni sanitarie, specialmente se pubbliche, e consumatori, specialmente se bambini, è la condizione perché questo diventi un progetto di salute efficace.

Chiediamo che venga tolto dalle confezioni di Mukki Bimbo e dalle pubblicità ogni riferimento ad istituzioni sanitarie pubbliche.

Chiediamo inoltre che ai genitori e ai consumatori vengano dati chiarimenti da parte delle autorità sanitarie.

Ci auguriamo che in futuro si faccia maggiore attenzione e che episodi simili non si verifichino più.

Firmato:
IBFAN Italia ( www.ibfanitalia.org E-mail: segreteria@ibfanitalia.org )
BabyConsumers (www.babyconsumers.it E-mail: info@babyconsumers.it)
Movimento Difesa del Cittadino ( www.difesadelcittadino.it E-mail: info@mdc.it )

Riferimenti:
http://www.efsa.europa.eu/it/press/news/131025.htm
http://www.who.int/nutrition/topics/WHO_brief_fufandcode_post_17July.pdf
http://www.ibfanitalia.org/unindagine-dettagliata-sui-latti-di-crescita/
http://www.bfr.bund.de/en/press_information/2011/29/toddler_milk_drinks_are_not_better_than_cow_milk-126749.html
http://www.altroconsumo.it/alimentazione/nc/news/latti-di-crescita-inutili-e-costosi-test-salute-82

 

ALLATTIAMO INSIEME! – flash mob a Carpi per la SAM

Carissime Mamme,

la nostra città ha aderito all’iniziativa regionale “ALLATTIAMO INSIEME!”: in ben 22 piazze dell’Emilia Romagna sabato 5 ottobre alle 17 le mamme sono invitate ad un “flash mob” per attirare l’attenzione sull’allattamento.

A Carpi il ritrovo è davanti al Municipio, in corso Alberto Pio, 91.

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Sono invitate: le mamme che allattano con i loro bimbi, le mamme che hanno allattato (con una foto, anche stampata in casa, di quando allattavano), le mamme che avrebbero voluto allattare ma che per diversi motivi non hanno potuto, e che si sentono di voler sostenere la causa dell’allattamento. Con una maglietta o camicia bianca daremo ancora di più nell’occhio!

Il tema della Settimana mondiale dell’Allattamento (SAM) del 2013 è proprio il sostegno alle mamme e tra mamme: probabilmente chi di noi è riuscita ad allattare lo deve anche a qualcuno (in famiglia, nell’ambito sanitario o associativo) che ci ha incoraggiato e aiutato. Chi di noi non è riuscita a raggiungere l’obiettivo che aveva, avrà in mente gli ostacoli che non è stata aiutata a superare. Portiamo qualcosa che simboleggi questo sostegno o questi ostacoli: faremo un cartellone “pro” e uno “contro” la cultura dell’allattamento!

Ci sarà anche un banchetto con materiali informativi, e la presenza di una o due ostetriche: infatti questa iniziativa vede la collaborazione tra GAAM, ASL e Comune di Carpi.

VI ASPETTIAMO NUMEROSISSIME E… PASSATE PAROLA!!

Le mamme del GAAM

Aggiornamenti per sostegno alle mamme

In riferimento al post “Allattare dopo il terremoto” forniamo nuovi numeri telefonici da contattare:

368-3886876 e 335-314946 (rispondono mamme meno “in emergenza” di noi, sempre della provincia di Modena e dunque disponibili a dare consulenze)

Per quanto riguarda situazioni meno in emergenza potete continuare a fare riferimento ai nostri numeri che si trovano nel volantino (scaricabile alla pagina “Incontri”). Se qualcuna di noi è in difficoltà, ve lo comunicherà.

Chi, dalle zone non toccate dal terremoto, volesse donare beni di prima necessità di varia natura, è pregato di fare riferimento al sito www.terremoto.volontariamo.it, aggiornato costantemente con le necessità delle diverse zone colpite.

Ringraziamo sia il Centro Servizi Volontariato che le mamme delle altre associazioni della provincia per il lavoro che stanno svolgendo a servizio di tutti coloro che si trovano in difficoltà.

Le mamme del GAAM

ALLATTARE DOPO IL TERREMOTO: con preghiera di massima diffusione

Spesso si crede che uno spavento o un trauma facciano “andar via” il latte e che una mamma spaventata debba passare al latte artificiale. Non è vero. Certo lo stress può inibire la produzione degli ormoni della lattazione, ma se correttamente sostenuta anche una mamma che sta attraversando un momento difficile può continuare ad allattare. Anzi, grazie ai positivi affetti ormonali (per es. si sopporta più facilmente la fatica) e psicologici (per es. aumento dell’autostima) dell’allattamento, crediamo che questa mamma e il/la suo/a bambino/a potranno affrontare meglio questi giorni così duri. Per non parlare della comodità di attaccare il bimbo al seno quando si vuole piuttosto che far la fila per chiedere acqua bollente, latte in polvere, sterilizzatore ecc… vorremmo quindi sottolineare che a nessuna mamma che allatta dovrebbe essere proposto attivamente latte artificiale e che le mamme in difficoltà dovrebbero ricevere il sostegno competente necessario per fare una scelta informata e per proseguire l’allattamento se lo desidera. Se serve, alcune di noi (mamme volontarie formate) sono disponibili ad andare in loco per sostenere e aiutare le neomamme, potete contattare a questo proposito i numeri 368-3886876 e 335-314946

Avendo trovato la richiesta di latte in polvere in uno degli appelli relativi alla raccolta di beni di prima necessità per gli sfollati del terremoto, abbiamo pensato di scrivere alle Istituzioni e alle associazioni di volontariato che a vario titolo stanno operando nelle zone colpite dal sisma per diffondere alcuni documenti internazionali riguardo la protezione dell’allattamento al seno nelle emergenze.
“In ogni circostanza, e in special modo nelle situazioni di emergenza, andrebbero assicurate protezione, promozione e sostegno all’allattamento al seno e una sana e appropriata alimentazione complementare al momento opportuno. Eppure, nei momenti di crisi, arrivano spesso da varie fonti donazioni di latte artificiale e biberon. Nonostante le intenzioni siano in genere buone, manca la consapevolezza che tali donazioni possono fare più male che bene […]. Dovrebbero piuttosto essere resi disponibili prodotti adeguati che siano parte integrante delle forniture regolari di cibo e farmaci, da distribuire e somministrare solo a quei neonati che devono essere nutriti con sostituti del latte materno dopo un’attenta valutazione dei loro bisogni. Ciò aiuterebbe ad evitare situazioni in cui un’eccessiva disponibilità di latte artificiale porti le madri ad abbandonare l’allattamento al seno, quando esso è in realtà un’ancora di salvezza. Durante le emergenze più che mai, l’avvio precoce, l’allattamento esclusivo fino a sei mesi e protratto fino a due anni e oltre, come raccomanda l’OMS, devono essere promossi, protetti e sostenuti per la sopravvivenza e la salute dei bambini. I piccoli allattati al seno hanno una provvista di cibo sano e sicuro, […] e ricevono anticorpi e altri fattori di difesa che aiutano a prevenire le malattie.” (da ICDC FOCUS, maggio 2009)


Potete consultare seguente documentazione:
L’alimentazione di lattanti e bambini piccoli nelle emergenze. Guida Operativa per personale di Primo Soccorso nelle emergenze e per i Direttori di progetto, a cura del Core Group IFE (UNICEF, OMS, UNHCR, WFP, IBFAN-GIFA, CARE USA, Fondazione Terre des hommes e Emergency Nutrition Network)
Allattare al seno – una risposta vitale nelle emergenze. Sei pronto? a cura della WABA (World Alliance for Breastfeeding Action) – rivolto anche ai volontari

Buon lavoro e grazie per quello che state facendo!
Associazione GAAM (Gruppo Aiuto Allattamento Materno) di Carpi, dott.ssa Nadia Lugli e Associazione l’Arca delle Mamme di Cavezzo-Mirandola

Un mondo da salvare

Riportiamo l’intervista di Sara Gelli, giornalista di Radio Bruno e del Tempo, ad Annalisa Paini (l’intervista in PDF è disponibile qui):

Annalisa Paini è impegnata in prima persona nell’opera di sensibilizzazione: l’obiettivo principale è quello di proteggere l’infanzia dai danni derivanti dall’inquinamento ambientale, misurabile attraverso il latte delle mamme

Difendere i bambini dalle diossine

Le diossine sono sottoprodotti che derivano da processi di combustione e sono molto pericolose per la salute. Vengono emesse nell’aria soprattutto da alcuni  impianti industriali e dagli inceneritori di rifiuti. Si diffondono nell’ambiente attraverso acqua, aria e vegetali, da cui passano poi nella catena alimentare arrivando all’uomo. Ognuno di noi ha un “fardello corporeo” di sostanze inquinanti che, oltre alle diossine, comprende molti veleni: pcb, pesticidi, metalli pesanti, ritardanti di fiamma, che si depositano soprattutto nella parte grassa.

Per questo motivo, il latte materno è considerato un indicatore della presenza di sostanze inquinanti nell’organismo umano: le sostanze tossiche presenti nel latte delle mamme rispecchiano il fardello corporeo di inquinanti di una popolazione. A differenza di quanto avviene in altri Paesi, in Italia il biomonitoraggio per valutare l’evolversi della quota di inquinanti presenti “in vivo” e specificamente nel latte materno, non si fa su larga scala. Nei paesi dove questo è stato fatto si è potuto riscontrare una diminuzione consistente di tali livelli nel latte delle mamme per cui, ad esempio, dai 40 pg/grammo di grasso riscontrati mediamente in Belgio alla fine degli Anni 80’, si è passati nel 2007 a 5 pg/grammo di grasso nel latte delle mamme svedesi, finlandesi e ungheresi. Da analisi fatte a cura di Comitati spontanei o dai pochi studi esistenti, emerge che nel nostro Paese la quota di diossine presenti nel latte materno è mediamente intorno a 10 pg/grammo di grasso ma che, in territori particolarmente inquinati come Taranto, è oltre il doppio. A lanciare l’allarme sono le numerose associazioni di medici e genitori riunite nella Campagna Nazionale in Difesa del Latte Materno dai contaminanti ambientali: queste sostanze infatti sono le stesse che il feto ha ricevuto attraverso il cordone ombelicale, durante la vita intrauterina, proprio quando il suo organismo era in formazione.

“Il latte materno è un bene comune di inestimabile valore, il primo dono d’amore che un piccolo riceve nella vita”, scrivono i promotori dell’iniziativa. Questa prima e insostituibile fonte di nutrimento è “fonte di benessere e salute per la mamma e per il bambino”, ma anche “per la società e per l’ambiente” che, “mai come oggi, al pari di altri beni comuni, è minacciato dal profitto e dall’inquinamento”.

Annalisa Paini del Gaam di Carpi, Gruppo Aiuto Allattamento Materno, nonché socia attiva anche delle associazioni Mami (Movimento Allattamento Materno Italiano) e IBFAN (International Baby Food Action Network) è impegnata in prima persona nell’opera di sensibilizzazione. L’obiettivo principale è quello di proteggere l’infanzia dai danni derivanti dall’inquinamento ambientale, in alcune zone così ingente da arrivare persino nel latte materno. “Sappiamo – ci spiega – che l’esposizione ad agenti inquinanti avviene già in utero e questo può condizionare lo stato di salute non solo nell’infanzia ma anche nell’età adulta, con possibilità di trasmissione transgenerazionale dei danni. Le mamme non devono però temere di allattare, perché il loro latte garantisce comunque esiti di salute migliori dei sostituti artificiali, a parità di esposizione in utero; l’appello della Campagna è piuttosto che tutte le mamme lottino per un ambiente più sano, per i propri figli e per tutti”. Il latte materno, indicatore molto attendibile dello stato di salute dell’ambiente di vita della madre, diventa quindi un simbolo dell’ambiente in cui viviamo, che deve essere “preservato dai contaminanti ambientali”.

La Campagna ha richieste e proposte molto concrete e fattibili perchè tutti devono capire che l’ambiente può e deve essere migliorato. La prima richiesta della Campagna riguarda il biomonitoraggio a campione del latte materno, mai eseguito in Italia. La seconda, invece, la ratifica della Convenzione di Stoccolma.  Quest’ultima, sottoscritta nel 2001 ed entrata in vigore nel 2004, prevedeva il divieto di produrre e immettere in ambiente agenti inquinanti tossici e persistenti, fra cui le diossine. Oggi sono 151 gli Stati che hanno ratificato la Convenzione, inclusi tutti quelli europei. O meglio, quasi tutti: all’appello manca infatti l’Italia che l’ha sottoscritta, ma mai ratificata. Le altre richieste riguardano poi la messa al bando di pratiche altamente inquinanti e assolutamente evitabili quali l’incenerimento di rifiuti e biomasse, un controllo rigoroso e in continuo degli impianti non immediatamente eliminabili e la creazione di un marchio “ dioxin free” per gli alimenti.

“Oltre al mio impegno personale – continua Annalisa – anche il Gaam ha aderito alla Campagna e nel banchetto che allestiremo il 20 maggio, in occasione della Primavera del Volontariato, proporremo il libro Un mondo da salvare, una storia che ha scritto Linda Maggiori, una mamma di Faenza, per i suoi due bimbi, illustrato dagli alunni delle scuole di Venafro, un paesino ad altissimi tassi di inquinamento e di malattie infantili a esso collegabili. Il libro spiega con parole molto semplici che vivere in un mondo meno inquinato è possibile e le offerte che verranno raccolte andranno alla Campagna Nazionale: vi invitiamo quindi a passarci a trovare per lasciare la vostra adesione e per sostenere una battaglia che, pur in nome del latte materno, riguarda tutti, anche chi non ha potuto o voluto allattare”.
S.G.

Dai il tuo 5×1000 al GAAM!

Care Mamme, cari Papà,

da quest’anno potete destinare al GAAM il vostro 5x1000,

specificando nella dichiarazione dei redditi il nostro codice fiscale:

90019280362

Forse è superfluo dire che la nostra associazione ha e ha sempre avuto pochissimi fondi, e cerca di avere pochissime spese, e che i vostri contributi vanno:

– per il rimborso spese di quei relatori che vengono da lontano;

– per il rimborso telefonico del centralino, quando la mamma che lo tiene richiama per una consulenza;

– per le utenze della sede, l’affitto delle sale per gli incontri, il conto corrente, l’assicurazione delle socie attive;

– per la stampa dei materiali informativi e di quei volantini che vanno oltre il numero che ci è donato dal Centro Servizi per il Volontariato.

Tutto il resto (il nostro tempo, principalmente, ma anche la benzina dell’auto, i corsi di informazione o formazione che facciamo per rimanere aggiornate, ecc) lo doniamo e col cuore.

Aiutateci, basta poco!

Grazie, grazie, grazie!

le mamme del GAAM