Su Rai Tre si parla del business del latte artificiale: domenica 12 giugno ore 21.45 a REC

Fonte: IBFAN Italia

REC, il nuovo programma di giornalismo d’inchiesta di Rai3, nella sua prima puntata affronta il tema del business del latte artificiale con un inchiesta dal titolo “La mammella dello sponsor”: prescrizioni di marche di latte alle dimissioni dall’ospedale (vietate per legge), convegni pediatrici sponsorizzati dalle ditte di latte e molto altro ancora.
Le giornaliste Lucina Paternesi, Michela Mancini e Alessia Marzi hanno documentato come in molti ospedali italiani, da nord a sud, le leggi sulla commercializzazione del latte artificiale non siano rispettate e hanno intervistato esperti e esponenti delle istutizioni, compreso il Ministro della Sanità, Beatrice Lorenzin.

La trasmissione andrà in onda domenica 12 giugno alle 21.45 su Rai3. Per un’anticipazione dell’inchiesta, clicca qui.

Durante la trasmissione la redazione risponderà alle domande dei telespettatori direttamente dalla pagina Facebook di REC.

In Italia le donne che allattano esclusivamente al seno il proprio bambino, nei primi sei mesi di vita, sono circa il 42 per cento. Nonostante l’allattamento al seno sia il primo passo per garantire la salute pubblica, ricorrere al latte artificiale, alle prime difficoltà, è diventata una prassi. Il suo prezzo – anche dopo l’intervento dell’Antitrust – continua ad essere tra i più alti in Europa.
Le telecamere di REC sono entrate per la prima volta nell’ unica fabbrica italiana di latte artificiale dove ci hanno confessato che il costo è di circa 8 euro a barattolo. Come arriva poi a costare fino a 21 euro? C’è sicuramente un costo nascosto, quello dei viaggi, dei tablet, degli i-Phone di ultima generazione e addirittura dei condizionatori che gli informatori scientifici delle multinazionali del latte regalano ai pediatri nella speranza di essere ricambiati. REC ha anche scoperto che in molti ospedali d’Italia – nonostante la legge lo vieti espressamente – i medici indicano la marca specifica di latte artificiale inserendo un foglio nella cartella di dimissioni del neonato. La normativa è chiara anche su pubblicità e sconti: quest’ultimi applicati ai latti di tipo 1 sono vietati. Alcune farmacie, con la speranza di dare meno nell’occhio, li inseriscono sui siti internet e non sugli scaffali.
Le ditte produttrici in Italia sponsorizzano anche i corsi di aggiornamento dei pediatri, i cosiddetti Ecm, Educazione Continua in Medicina. Recentemente in Inghilterra la Royal College of Paediatrics, ovvero la più importante società scientifica pediatrica inglese, ha approvato una mozione con la quale abolisce ogni tipo di finanziamento da parte delle multinazionali del latte artificiale. In Italia invece i rapporti tra i medici e le ditte non sono un mistero. La base della Società Italiana di Pediatria è nella stessa sede di Biomedia, uno dei più importanti organizzatori di convegni pediatrici: nelle sue casse finiscono i soldi delle ditte di latte artificiale che finanziano gli eventi. Perché mentre i pediatri anglosassoni decidono di staccarsi dalla mammella dello sponsor, i nostri ci rimangono attaccati?

Cosa c’è dietro il latte artificiale?

Segnaliamo che sabato 8 agosto alle ore 21.00

a Bosco Albergati (nei pressi di Castelfranco Emilia)

all’interno di Bosco Bios, si terrà l’incontro

Cosa c’è dietro il latte artificiale

codice-fumetti-lentecon il dott. Adriano Cattaneo
già epidemiologo all’Istituto per l’infanzia Burlo Garofalo di Trieste e tra i fondatori dell’Osservatorio Italiano sulla Salute Globale

sarà presente anche Elena Mazzelli, mamma del GAAM

Il programma completo della festa si trova qui: http://www.terranuova.it/Ecologia-della-mente/L-ecologia-messa-in-pratica-12-incontri-a-Bosco-Albergati

Lettera aperta alla Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche

Gent.ma dott.ssa Maria Vicario
Presidente della Federazione Nazionale dei Collegi delle Ostetriche

Riceve questo scritto da parte di un coordinamento di gruppi di mamme che sostengono altre mamme nell’allattamento e nella maternità.

Desideriamo esprimerle il nostro disappunto a proposito del prossimo programma dell’emittente Real Time, ‘Quando nasce una mamma’, una sorta di reality, sponsorizzato da una nota ditta produttrice di ciucci e biberon, che ha per protagoniste tre ostetriche nel loro accompagnare otto donne “nel duro ed entusiasmante periodo del post partum”.

ostetrica_chiccoNella pubblicità del reality, le immagini che accompagnano la descrizione delle professioniste le propongono serenamente ritratte con un bel biberon accostato ad uno smagliante sorriso.

Come donne e mamme alla pari, che si dedicano ad aiutare altre donne, non possiamo non provare una triste sensazione di tradimento ed abbandono.

Non è forse l’ostetrica quella figura che dovrebbe accudire ed accompagnare amorevolmente una donna durante il periodo più bello e stravolgente della sua vita?
Non dovrebbe, forse, essere quella delicata ma costante presenza che protegge ed accudisce la diade mamma-bambino e che trasmette alle donne l’antico sapere e l’ancestrale consapevolezza delle donne?
Non dovrebbe essere prima professionista, tra tutte, a proteggere e promuovere il più intimo contatto di amore e nutrizione quale è l’allattamento? E infatti molte di noi conoscono ostetriche così, “angeli custodi” del periodo perinatale, preziose alleate di noi mamme.

Abbiamo appreso con gioia e senza stupore l’inserimento nel vostro codice deontologico del rispetto del Codice sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, e ora saremmo molto deluse nel non vedere una presa di posizione chiara nei confronti di questa trasmissione e delle sue protagoniste.
Noi donne vi vogliamo fortemente al nostro fianco purché competenti, libere e non offuscate dal marketing.

Roberta Brucoli ed Erika Antoniazzi per il coordinamento gruppi mamme a sostegno dell’allattamento:

Latte+Amore=Mammamia – BARI

QUI MAMMA CI COVA – Valdagno (VICENZA)

Professione mamma – Castel Grandolfo (ROMA)

Gruppo maternage Le Balate – PALERMO

Casa delle mamme – BELLUNO

Pronto Mamy – VALLE D’AOSTA

Il rifugio del pancione – PORDENONE

Le mamme di Peter Pan – Villafranca Tirrena (MESSINA)

Non parto di testa – SAVONA

Associazione Abbracciami – VIAREGGIO

Coccola di Mamma – Santorso (VICENZA)

Gruppo alla pari dell’associazione L’arte di crescere – PALERMO

Specialmente mamma – Robegano di Salzano (VENEZIA)

Mammachemamme – COSENZA

GAAM – Gruppo Aiuto Allattamento Materno – Carpi (MODENA)

Mamme per le Mamme – MODENA

Amaltea – Albinea (REGGIO EMILIA)

Il giardino della salute – PERUGIA

Allattiamolo – FERRARA

Tempo delle mamme – Feltre (BELLUNO)

La goccia magica – Genzano di Roma (Roma)

coordinamentomamme@gmail.com

Articoli molto molto interessanti sulla pubblicità. Essere più consapevoli è necessario (anche se non sufficiente)

Recentemente sul blog di autosvezzamento.it sono stati pubblicati diversi articoli sulla pubblicità del latte artificiale, sulle strategie sulle quali si basano e sull’impatto di tali messaggi sulle mamme. Sono uno più interessante dell’altro!

mothers-day-billboardMi riferisco a

Oggi ho letto questo:

Se avete poco tempo, leggete prima quest’ultimo.

Anche la riflessione di Rikama (La “Mommy war”…) sul blog Domodama svela una di queste modalità che, connotando diversamente alcune parole, fa sì che il significato finale cambi… senza che in realtà ce ne rendiamo conto.

Quando si mettono in guardia le mamme da certi meccanismi persuasivi, sembra di offendere la loro intelligenza: “le mamme non sono mica stupide! Sanno compiere scelte consapevoli” dicono proprio coloro che mettono in atto costosissime e studiatissime campagne pubblicitarie e di comunicazione rivolte a noi mamme.

Ma non è invece logico pensare che…

  1. lo scopo di un’azienda non è il bene di genitori e bambini, ma il profitto e dunque la vendita dei suoi prodotti, e
  2. se le aziende spendono tanti soldi in queste campagne, è perché la pubblicità funziona?

I meccanismi della persuasione sono complessi e sottili (un breve articolo in merito lo si trova su “Il Codice Violato 2008”, alle pagg.19-21), e purtroppo non è sufficiente conoscerli per difendersi. Però sicuramente diventarne maggiormente consapevoli aiuta a stare in guardia e a tutelare la salute dei nostri piccoli.

Annalisa, mamma del GAAM

 

Settimana mondiale per l’Allattamento a Carpi!

Carissimi Mamme, Papà, nonni e zii, ma anche operatori della salute ed educatori…

presto (1-7 ottobre) sarà la SAM (Settimana mondiale per l’Allattamento) e quest’anno la nostra associazione in collaborazione con Ca’ delle Fate e altre associazioni del territorio propone un programma ricco di iniziative per tutti voi!

logo_cadellefateSi inizia giovedì 2 ottobre presso Ca’ delle Fate in via Pico della Mirandola 1 a Cibeno di Carpi, con due appuntamenti:

  • ore 9.00 Come e perché scegliere l’allattamento materno durante la gravidanza, con Luana Bellotti, ostetrica.
  • ore 11: Pratiche e suggerimenti per sciogliere le contratture di collo, spalle e scapole per agevolare l’allattamento, con Monica Lugli, formatore operatore Shiatsu.

Prenotazione consigliata al 347 400 1953 – 393 231 6003 – cadellefate@gmail.com

vettori_flashmob_lowVi aspettiamo poi tutti ma proprio tutti sabato 4 ottobre alle 10.30 davanti al Comune di Carpi in corso Alberto Pio, per un FLASH MOB IN CONTEMPORANEA NAZIONALE (promosso dal MAMI) nel quale reggeremo tutti insieme lo striscione “PERCHÉ ALLATTARE POSSA ESSERE UNA SCELTA”. Sono invitate le mamme che allattano e quelle che hanno allattato (2 minuti, 2 mesi o 2 anni…) ma anche quelle che avrebbero voluto farlo ma non hanno potuto: la nostra società e la nostra cultura sostengono ancora troppo poco le mamme!

logo_SAM14_low-300x262domenica 5 ottobre alle 10.30 alla Casa del Volontariato – viale Peruzzi, 22 a Carpi – ci sarà una Conferenza sul tema della SAM “Allattamento: obiettivo vincente per tutta la vita!” per futuri genitori, genitori e operatori sanitari col seguente programma:

  • Saluto delle Autorità:
    Daniela Depietri, Assessore al Sociale e Sanità
    Cristina Marchesi, Direttore Sanitario Azienda USL di Modena

  • Chiara Bussetti, pediatra: L’allattamento e gli obiettivi di sviluppo del millennio: la nostra realtà e quella dei paesi in via di sviluppo

  • Luisa Mondo, epidemiologa: Proteggere l’allattamento. Presentazione del rapporto “Il Codice Violato 2014”

  • Margherita Guidetti, ricercatrice e docente di psicologia sociale: Cos’è quel 2? la pubblicità delle formule di proseguimento nella percezione delle mamme italiane

  • Modera Andrea Bergomi, pediatra, coordinatore UPCP Distretto di Carpi

primo_sguardo_lowInfine un’altra proposta per i futuri genitori: sabato 11 ottobre alle 17.00 alla Casa del Volontariato ci sarà la proiezione gratuita del filmato “Il Primo Sguardo” con commenti e approfondimenti dell’ostetrica Chiara Chittoni.

“Il Prof. Marshall Klaus, neonatologo di fama internazionale e consigliere OMS/UNICEF spiega che le prime ore di vita hanno un’importanza assoluta per la salute del neonato e i vantaggi di una accoglienza adeguata vengono riscontrati anche a distanza di anni. Tramite le esperienze intime e commoventi di quattro famiglie “appena nate” scopriamo come il bambino andrebbe accolto per facilitare il legame affettivo e per agevolare alcuni importantissimi processi fisiologici tra cui la colonizzazione batterica, la termoregolazione e l’avvio dell’allattamento.”

 SCARICA QUI LA LOCANDINA CON TUTTO IL PROGRAMMA

UPPA “senza rete”, mamme con la rete :-)

Che titolo strano, vero??! Tranquille, ora ve lo spiego…

È che oggi ho ricevuto la newsletter di UPPA, Un Pediatra Per Amico, una bellissima rivista scritta da pediatri per i genitori, a cui sono da tempo iscritta ma che non ho mai pubblicizzato più di tanto perché… c’era un “ma”. Rivista bella, con articoli molto interessanti, MA spesso “smentiti” dalla pubblicità.

Più di una volta ho scritto alla redazione che non ha senso ad esempio scrivere un articolo sull’autosvezzamento, i cibi sani preparati in famiglia, e poi piazzare due pagine dopo una pubblicità di omogenizzati. Oppure parlare di allattamento al seno con a fianco la pubblicità di un biberon.

Sono estremista? Sottovaluto la capacità critica delle mie colleghe mamme nel non farsi influenzare dalla pubblicità? …Forse. Forse perché io stessa prima di diventare mamma pensavo che tutti i bambini dovessero avere il ciuccio e bere dal biberon (anche quelli allattati al seno, ovviamente), forse perché 9 anni fa, alle prime pappe di mio figlio, pensavo che era importante scegliere gli omogenizzati “migliori” ma non mi è mai passato per la mente che si potesse fare senza.

Perché la pubblicità funziona (se non funzionasse, le aziende non ci spenderebbero tanti soldi). Perché la pubblicità usa tecniche scientifiche, che “fregano” anche le mamme più critiche e scafate, come si può leggere nel capitolo “Convincere le madri?” da Il Codice Violato 2008.

Comunque: UPPA ha scelto di uscire “senza rete”, cioè senza pubblicità. Un passo (anzi, un salto!) coraggioso per una rivista che, a questo punto, dipenderà esclusivamente dagli abbonamenti delle famiglie e dei pediatri. Un salto di qualità che offre un enorme valore aggiunto a noi mamme e papà: quello di un’informazione indipendente al 100% da interessi commerciali. UPPA senza pubblicità è una rivista che può inserirsi in quella rete di sostegno alle famiglie fatta di bravi operatori, di associazioni, di persone che offrono informazioni, sostegno, confronto.

Non posso quindi che invitarvi ad abbonarvi!

Annalisa, GAAM

Buon compleanno Codice!

Il 21 maggio 1981, 30 anni fa, veniva adottato dall’Assemblea Mondiale della Sanità il Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno. Un nome difficile, ma con un soprannome facile: “il Codice”, e una carta d’identità che purtroppo conoscono ancora in pochi.

Il Codice nasce per proteggere l’allattamento al seno come standard di salute da tutte quelle pratiche (pubblicità, sconti, omaggi, contatti attraverso il sistema sanitario …) che le ricerche dimostrano essere una causa importante del declino dell’allattamento, della fiducia delle mamme nel poter allattare i loro bambini e dei saperi e delle conoscenze che hanno fatto parte della nostra cultura umana per milioni di anni.

In questi 30 anni molti passi sono stati fatti, proprio grazie al Codice. Ma c’è ancora tanto da fare! Per prima cosa, vale la pena conoscerlo più da vicino e contribuire a diffondere il suo messaggio. Vi invitiamo a informarvi sul sito di IBFAN Italia.

I nostri bambini, le nostre scelte e gli interessi economici in ballo

Care mamme,

essere il più informate e consapevoli possibile è un primo, fondamentale passo per tutelare la salute dei nostri bambini. Purtroppo le parole “salute” e “bambini” sono sempre più associate a “interessi economici”,  “conflitto d’interesse”, “mala-informazione”.

Vi segnaliamo due fonti di informazione (di buona informazione) e di riflessione, un po’ lunghe da leggere forse, ma per questo molto circostanziate: al contrario di tanti spot pubblicitari che si vogliono insinuare nelle nostre teste senza spiegare nulla, senza fornire prove, ma solo dicendo: “comprami”. Questi due articoli invece ci dicono: “leggi, pensa, scegli” (e forse anche “arrabbiati e ribellati”).

Il marketing dei sostituti del latte materno (articolo on line)

Occhio al Codice! – luglio 2010 – Speciale MAM e Campagna “Anti SIDS” (PDF)

Buona lettura e buone vacanze!

HAITI

Pubblichiamo questo appello:

Allattamento al seno, prezioso alleato nelle emergenze umanitarie

Luisa Mondo, epidemiologia, Torino

In seguito alla catastrofe di Haiti arrivano varie richieste di aiuto, tutte animate dalla voglia di far bene, dare una mano, ridurre il danno ed il dolore. Ma, una di queste richieste, in particolare, può essere pericolosa: la fornitura di latte in polvere!!!  “Le donazioni di latte in polvere durante una situazione di emergenza possono letteralmente aumentare il tasso di mortalità dei bambini piccoli, mentre la gente vorrebbe fare del bene”. (Anne H. Vincent, Direttrice di Sanità e Nutrizione, UNICEF Indonesia Jakarta Post, 7 luglio 2008). I bambini allattati al seno hanno una provvista di cibo sano e sicuro, non sono esposti ai batteri che causano malattie e ai parassiti che possono contaminare le scorte d’acqua, ricevono anticorpi e altri fattori di difesa che aiutano a prevenire le malattie. Invece, nell’impossibilità di ricostituire il latte in polvere con acqua potabile, di sterilizzare gli strumenti per la sua somministrazione, di portarlo alla giusta tempereatura, si rischia di far danni molto gravi. L’organizzazione internazionale IBFAN afferma “L’allattamento materno è di importanza vitale: salva la vita ai bambini  ed offre un importantissimo conforto sia ai bambini che alle mamme che si trovano scaraventate in una situazione di gravissimo stress, senza apparenti legami con quella realtà così certa solo poche ore prima” e spiega come, in ogni circostanza, e in special modo nelle situazioni di emergenza, andrebbero assicurate protezione, promozione e sostegno all’allattamento al seno e una sana e appropriata alimentazione complementare al momento opportuno. Nonostante le intenzioni di chi fornisce il latte in polvere siano buone, manca la consapevolezza che tali donazioni possono fare più male che bene laddove mancano sia le infrastrutture di base che le condizioni necessarie per ridurre i rischi legati alla preparazione di latte artificiale e altri sostituti del latte materno. L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda che la somministrazione di sostituti del latte materno a una minoranza di bambini non interferisca con la protezione e promozione dell’allattamento al seno della maggioranza. Nessun tipo di emergenza giustifica la distribuzione su ampia scala di sostituti del latte materno.

Una volta stimata la necessità di latte artificiale questo viene direttamente acquistato attraverso i normali canali di approvvigionamento dalle agenzie designate che provvederanno anche a proseguire la fornitura per tutto il tempo necessario in modo da poter assicurare il nutrimento necessario anche ai bambini rimasti orfani o che hanno mamme disperse o ferite.

Inoltre, è importante ricordare, che i prodotti devono essere etichettati in modo comprensibile dalla popolazione beneficiaria (in modo da poter preparare in maniera adeguata e sicura il pasto del bambino).

Le mamme devono avere la possibilità di attaccare frequentemente il bambino al seno: anche in condizioni di moderata malnutrizione sono in grado di produrre un latte perfetto!! Le madri che seguivano un allattamento “misto” vanno incoraggiate a recuperare l´allattamento esclusivo al seno; le donne che hanno sospeso da poco l´allattamento possono essere incoraggiate a ricominciare, una nutrice può  allattare anche due o più bambini, non necessariamente figli suoi.

Fatta questa precisazione non mi resta che ringraziare, di cuore, tutti coloro che in qualche modo si adopereranno per dare una mano a chi ne ha bisogno, in quest’occasione e, purtroppo, in futuro.

Per ulteriori informazioni:

Farmacie Amiche dell’Allattamento Materno

Ideato da Il Melograno e sperimentato a lungo da un farmacista veronese, il progetto Farmacia Amica dell’Allattamento materno si avvale di un protocollo costituito da indicazioni che affidano ai farmacisti un ruolo importante nella tutela e nel sostegno dell’allattamento materno.
La Farmacia che aderisce al protocollo si allinea a ciò che l’O.M.S. ribadisce: il latte materno è l’alimento specie-specifico per nutrire i bambini e le madri vanno sostenute ad allattare al seno in modo esclusivo fino ai sei mesi di vita del bambino continuando anche dopo l’introduzione di alimenti complementari.
La mamma, i neo genitori, per i quali la farmacia rappresenta un punto di riferimento per la consulenza sulla salute del bambino, sono qui sostenuti anche in questa pratica di salute.
L’iniziativa è così articolata:

  • Formazione dei farmacisti secondo gli standard proposti per gli operatori sanitari dall’O.M.S/Unicef.
  • Allestimento nelle farmacie di un piccolo spazio nel quale la mamma che desidera allattare potrà trovare un luogo di accoglienza.
  • Adeguamento degli spazi espositivi al Codice Internazionale per la Commercializzazione dei Sostituti del Latte Materno, elaborato dall’OMS e dall’UNICEF e approvato nel 1981 dall’Assemblea Mondiale della Sanità e dalle più importanti compagnie produttrici di alimenti per l’infanzia. Il Codice è stato studiato per proteggere le madri e l’allattamento dal marketing aggressivo degli alimenti industriali per bambini.
  • Promozione della cultura dell’allattamento, veicolata anche attraverso le immagini che “vestono” l’ambiente Farmacia.
  • Attivazione sul territorio e nella comunità iniziative e progetti in rete con altri attori sociali che tutelano l’allattamento materno.

LA FARMACIA “AMICA DELL’ALLATTAMENTO MATERNO” PUÒ ESSERE UNO DEGLI ANELLI DELLA “CATENA CALDA” DI SOSTEGNO ALLE MADRI

Non sarebbe bello che anche a Carpi si diffondesse questo tipo di cultura?

Riferimenti: http://progettofaam.org/