In Italia 5 gravidanze al giorno esitano con la morte naturale del bambino, spesso pochi giorni prima del parto. Circa 2000 famiglie all’anno subiscono questo lutto che può causare un profondo disagio psichico nei genitori. Raramente è malasanità e accanirsi a trovare un colpevole allontana l’assistenza dai genitori.
Leggi tutto il comunicato stampa dell’Associazione Ciao Lapo Onlus, che si occupa di gravidanza a rischio, salute perinatale e supporto psicologico al lutto.
Sulla perdita di un bambino nella pancia consigliamo anche il libro di Giorgia Cozza, Goccia di vita. Alex, piccola storia di un’attesa spezzata, Ave Edizioni. Lo consigliamo a tutte le mamme: a quelle che hanno vissuto questa terribile esperienza, e a quelle che hanno avuto la fortuna di non viverla. Perché parlare di questa perdita non sia più un tabù, perché chi l’ha vissuta non si senta anche solo e non compreso, oltre che disperato.
Ciao, a me mancano 20 giorni prima della fine della mia maternità, e quindi al giorno previsto al parto, e leggere questa mail, mi sconcerta.
D’altra parte, in questi giorni, si sentono più di un commento, circa persone che sùbiscono questa esperineza negativa a pochi giorni dalla data, o che muoiono durante il parto stesso.
Quindi credo sia razionale, come per altre patologie o malattie, non nascondersi dietro ansie causate dal timore possa anche capitare a noi, ed aiutarci con l’informazione e la prevenzione, se esiste.
Il libro presentato, sarà sicuramente interessante.
Io, permettetemi questo, mi riservo di leggerlo dopo aver dato alla luce la mia Sara.
Chiedo a Dio, come mi ha aiutato tanto durante la mia gravidanza, di essermi accanto durante l’esperienza fantatastica della mascita di mia figlia.
Un saluto affettuoso a tutte le mamme di questo mondo.