Oggetto: Ai medici, alle ostetriche, alle infermiere, alle puericultrici, alle OSS
Carissime/i
ci sono fatti e situazioni che non si possono tacere. Avrei il desiderio, e forse anche il bisogno, di dirlo al mondo intero. Al momento posso dirlo a voi.
Grazie. A tutte/i.
Martedì 29, un giorno che rimarrà nella memoria, ho avuto la fortuna di trovarmi al quarto piano e vi ho visto. In questa situazione irreale ho visto tutti, senza esclusione, attivarsi per l’evacuazione del piano. Gli occhi pieni di paura, la voce ferma nel dare gli ordini per uscire in modo ordinato e rapidissimo, ma anche pronti a rassicurare ed “accompagnare” chi era attanagliato dal terrore.
Grazie. A tutte/i.
E dopo un attimo tutto il piano era evacuato, pervaso da un silenzio irreale; e la vita “ostetrica” stava già partendo nel prato, un miracolo. Con le mamme, le operate (qualcuna portata giù di peso per 4 piani!), le quasi mamme in travaglio, ricominciava l’assistenza, quasi come se nulla fosse accaduto.
Grazie. A tutte/i.
Pochi minuti dopo è arrivato di corsa al quarto piano chi stava lavorando al primo: dopo avere evacuato gli ambulatori si sono precipitati in reparto per offrire il proprio contributo.
Per non parlare di chi era in sala operatoria: hanno tutti continuato imperterriti l’intervento in corso, iniziato da poco e portato perfettamente a termine…
Grazie. A tutte/i.
Subito dopo è iniziata la processione in senso contrario: dal prato al quarto piano per recuperare farmaci, materiali vari, attrezzature. Su quelle scale si è registrato un viavai mai visto sulle cosiddette scale di emergenza. E, carichi come dei somarelli, giù di corsa nel prato a portare quanto necessario, pronti a risalire subito dopo.
Grazie. A tutte/i.
Poi l’arrivo di chi non era al lavoro al momento della prima scossa, accorso a portare il proprio contributo nell’emergenza. E chi c’era già, rimaneva tanto oltre il proprio turno…
A fine mattinata il Dr Ghirardini mi ha chiesto aiuto perché su Sassuolo si stavano riversando anche le donne modenesi. Un ringraziamento lo debbo anche a chi ha subito accettato di andare a lavorare a Sassuolo; e a quanti stanno continuando ad andare. E’ un disagio importante, che continua: ve ne sono grato. Alla stessa maniera esprimo gratitudine a chi, nelle tende, è impegnato a lavorare nel modo più normale possibile, ma in un luogo ed in situazioni che di normale non hanno nulla.
Grazie. A tutte/i.
In un paese dai tanti capitan Schettino, divenuto ormai l’emblema della codardia, ho ammirato i tanti operatori che hanno dimostrato coraggio, capacità, prontezza mettendo a rischio la propria incolumità per la salute degli altri.
Grazie. A tutte/i. A nome delle donne, dei bimbi, delle loro famiglie.
Siete persone stupende. Tenete duro, tra poco si ricomincia… Un abbraccio
Paolo Accorsi
SPLENDIDI….. GRAZIE <3 <3 <3
E’ bello sapere che ci sono persone come chi ha scritto questo post e persone come quelle di cui si parla nel post.
Di gente in gamba ce n’è tanta … peccato che si parli tanto di cose inutili e così poco di tutte le persone che fanno tante cose stupende, ogni giorno … e non per diventare eroi … ma solo per essere ESSERI UMANI! PERSONE! PERSONE PERBENE!
Grazie a tutti / e!
carla xella
Condivido pienamente quanto hai scritto Carla Xella e faccio mie le tue parole. Grazie per averle scritte!
E’ semplicemente meraviglioso. Grazie.
è bello…sentire che c’è chi riconosce ciò che gli operatori fanno ..spero che tutte le persone citate abbiano potuto
leggere tutto ciò.
vi ammiro tantissimo , siete meravigliosi tutti . un bacione
Penso che queste parole abbiano piu’ valore di qualsiasi altra ricompensa per tutti quelli che si sono adoperati in quei momenti difficili…..e’ bello e confortevole vedere che al giorno d’oggi si riesca ancora dire grazie .
Succede questo perche’ seguono il tuo carisma,il tuo essere semplicemente grande!
Pingback: Info Ospedale Ramazzini di Carpi (Modena) - Pagina 2
QUESTA è L’EMILIA. QUESTA è MODENA. <3
Un inchino a voi tutti.Fantastici!!!
purtroppo, nonostante tutto questo coraggio, l’ostetricia di carpi non esiste più