Pannolini Lavabili: perché, quali, come?

marghe2409Giovedì 24 in Sala Duomo Margherita, mamma dell’associazione e del gruppo Non solo Ciripà, ha tenuto un incontro sui pannolini lavabili che ha destato molto interesse tra le mamme.

Come promesso, pubblichiamo alcuni materiali:

– il file con l’intervento di Margherita, scaricabile qui

– il pieghevole che ha distribuito ad alcune mamme: scaricabile qui

– pagina riassuntiva sulle tipologie di pannolini lavabili, dal sito pannolinilavabili.info: qui

Tante informazioni si trovano sul sito
www.pannolinilavabili.info e nel forum http://pannolinilavabili.info/forum/

Le mamme del GAAM

Allattamento e farmaci

Può capitare che una mamma che allatta debba assumere dei farmaci.influenza

La quasi totalità dei farmaci che può capitare di assumere sono compatibili con l’allattamento: si veda l’articolo del dottor Vincenzo Calia “Latte e medicine” sulla rivista UPPA (Un Pediatra per Amico).

In caso di dubbio è possibile spiegare il proprio caso e chiedere una consulenza al Centro Anti-Veleni degli Ospedali Riuniti di Bergamo al numero verde (gratuito) 800-88-33-00.

Anche in questo caso: prima di sospendere l’allattamento, vale la pena di informarsi!

Non ho abbastanza latte…

cry-baby1In una cultura che favorisce l’allattamento molto più a parole che a fatti, una delle principali cause di abbandono precoce dell’allattamento al seno è la “mancanza/insufficienza di latte“, vera o presunta tale.

Sara Cosano, peer counsellor del Melograno di Treviso, ha analizzato con molta chiarezza cosa succede quando sembra esserci poco latte, aiutando le mamme a capire: è vero che la produzione non è sufficiente ai bisogni del mio bambino? In che modo è possibile produrre più latte? Quando è necessario dare un’aggiunta di latte artificiale?

Gli articoli sono disponibili sul portale Bambino Naturale:

Aiuto, ho poco latte!

Quando c’è davvero poco latte: ecco cosa fare

BUONE VACANZE!

La nostra associazione vi dà appuntamento a settembre con i primi incontri (nella sezione “Calendario Incontri” è disponibile il nuovo programma).

Le mamme che avessero bisogno di una consulenza telefonica possono rivolgersi ai numeri telefonici presenti sull’ultimo volantino, scaricabile dalla pagina “Calendario Incontri”.cover_guida_asl

Per chi cerca in rete informazioni pratiche corrette per una buon avvio e prosecuzione dell’allattamento al seno, segnaliamo il libretto predisposto dall’ASL di Modena scaricabile dal sito dei Piani per la Salute.

BUONE VACANZE!!

Le mamme del GAAM

Cosmesi naturale per il neonato e la mamma – 25 maggio

sorgente di vita logoPerché la pelle del neonato è così delicata?

Cosa contengono i prodotti per neonati presenti in commercio?

È possibile fare prodotti “fai da te” utili, sicuri ed economici per la pelle del neonato?

L’Associazione Sorgente di Vita organizza una conferenza informativa gratuita sulla cosmesi naturale per il neonato e la mamma

a cura di Sabrina Musi

lunedì 25 maggio ore 21.00 – 22.30

presso la sede dell’associazione, in via Mar Egeo, 8/a – FOSSOLI – Carpi

Si consiglia una prenotazione telefonica (347.5600897)
sorgentedivita8@gmail.com

Portare i bambini con le fasce – 18 maggio

sorgente di vita logo

Come continuare il contatto con il proprio figlio dopo la nascita?

Quali sono i vantaggi del portare i bambini?

Quali sono i criteri per la scelta di un buon porta bimbi?

L’Associazione Sorgente di Vita organizza una conferenza informativa gratuita sul portare i bambini con le fasce

a cura di Stefania Grulli

lunedì 18 maggio ore 21.00 – 22.30

presso la sede dell’associazione, in via Mar Egeo, 8/a – FOSSOLI – Carpi

Si consiglia una prenotazione telefonica (347.5600897)
sorgentedivita8@gmail.com

Ciuccio, SIDS, lettone: lettera di una mamma

Abbiamo ricevuto questo commento, a cui ci è sembrato importante tentare di rispondere:

Spero che pubblicherete il mio commento. Cercavo informazioni sull’allattamento al seno e mi sono imbattuta sul vostro sito. In primo luogo concordo al cento per cento con il vostro impegno a spingere l’allattamento, credo però siano opportune delle precisazioni. Ho allattato i miei bambini fino ai 2 anni di età, con molta soddisfazione per me e per loro. Allo stesso tempo ho sempre utilizzato i succhietti…e vi assicuro che non ho mai riscontrato nessun problema i confusione del capezzolo o altro. Anzi, mi è sempre stato consigliato di utilizzare il succhietto come misura di prevenzione antisids. Perchè voi invece lo boicottate? Inoltre mi è sempre stato vietato di condividere il letto con i piccoli, cosa che invece voi consigliate. Qual è la posizione corretta? Mi sono informata a tal proposito e sembra che la condivisione aumenti i rischi di morte in culla. Mi potete dare una riposta?

Vania

ciuccio_sids

Cara Vania,

grazie di averci scritto: hai toccato un argomento importante e molto complesso, per il quale dare risposte semplici (o semplificate) è sempre rischioso, anche se talvolta necessario (ad esempio per rispondere ad altrettanto semplificate campagne pro-succhietto sponsorizzate, guarda caso, da chi i succhietti li produce).

Provo a risponderti.

1) Gli studi sulla SIDS hanno evidenziato come alcuni comportamenti abbiano un effetto protettivo; il valore di questi studi è puramente statistico in quanto la SIDS è, per definizione, un fenomeno ancora inspiegabile (quando si trova una causa certa di morte del bambino, non la si cataloga come SIDS).

L’entità dei fattori protettivi è diversa: non tutti i comportamenti consigliati hanno lo stesso “peso” (il più determinante è la posizione di riposo a pancia in su, gli altri hanno peso statistico minore). Ogni comportamento/abitudine – rilevato statisticamente – fornisce delle ipotesi anche sulla possibile natura della SIDS (per fare un esempio: dal fatto che tra le vittime della SIDS ci sono più bambini esposti al fumo che bambini non esposti al fumo, deduciamo che la SIDS dipende anche dalla capacità respiratoria del lattante, che viene compromessa dal fumo passivo).

Poiché le apnee – piuttosto frequenti nei neonati – possono, se molto frequenti e prolungate, essere un fattore predittivo della possibilità di SIDS, tutto ciò che le riduce ha un effetto protettivo. La suzione riduce le apnee, quindi mettere il bambino in condizione di succhiare durante il sonno riduce il rischio di SIDS.

Qui si entra in una valutazione più complessa, perché si incrociano effetti contrastanti, per cui dare una risposta categorica in un senso o nell’altro (semplificata, o semplicistica) diventa riduttivo o può rivelarsi scorretto: infatti

a) ci sono studi che evidenziano che l’uso del succhietto, soprattutto se proposto nelle primissime settimane di vita, può interferire seriamente con l’allattamento al seno;

b) l’allattamento al seno, oltre che essere uno strumento di salute in generale, è uno dei fattori protettivi per la SIDS (proprio perché il bambino è meno affetto da patologie dell’apparato respiratorio, o ne è affetto in modo meno grave);

c) molti bambini piccoli poppano molto frequentemente di notte – in modo che i benefici della suzione sono garantiti dall’allattamento; inoltre la vicinanza con la mamma durante la poppata porta alla regolazione del ritmo cardiaco del bambino e per il bambino che dorme accanto alla mamma c’è una importante riduzione della durata e frequenza delle apnee notturne.

Quindi, dire “date il ciuccio” senza specificare quanto sopra, è una pubblicità al ciuccio e un potenziale danno per l’avvio dell’allattamento. Una informazione scientificamente corretta (e non influenzata da interessi economici) dovrebbe essere qualcosa del tipo: “Allatta al seno il tuo bambino, anche di notte se lo richiede: questo garantisce un suo migliore stato di salute e riduce – insieme ad altri comportamenti – il rischo di SIDS. Il succhietto nelle prime 4-6 settimane può interferire con l’allattamento, ma se il tuo bambino non è allattato al seno l’uso del succhietto – insieme ad altri comportamenti – può prevenire la SIDS: in quel caso, usalo”.

2) Valutazioni simili si possono fare rispetto al luogo in cui far dormire il bambino. Il luogo più sicuro è (stiamo parlando di bambini sotto l’anno di età) nella camera con i genitori, come scritto anche su questo sito. La condivisione del lettone deve (sottolineo: deve) avere degli accorgimenti (non un letto morbido dove il bimbo possa infossarsi; abbastanza spazio per tutti; mamma/papà non sotto l’effetto di alcool o medicine che ne compromettano lo stato vigile in caso di bisogno; niente coperte e/o cuscini che possano soffocare il bambino).

Spesso le mamme che allattano di notte si addormentano insieme al bambino che poppa – è un effetto degli ormoni messi in circolo dall’allattamento, che si aggiunge al fatto che le mamme di lattanti sono sempre piuttosto stanche 🙂 -.

Addormentarsi insieme nel lettone – in un lettone “messo in sicurezza” tenendo conto degli aspetti scritti sopra – è più sicuro che addormentarsi su una poltrona o un divano, da dove il bambino può cadere o può infossarsi tra i cuscini. In molti casi di scarsa crescita del bambino, in cui si cerca di aumentare la produzione di latte nella mamma, condividere il sonno incentiva le poppate notturne, che sono un toccasana per queste situazioni poiché la prolattina lavora meglio di notte. Ovviamente questo non può avvenire a scapito della sicurezza del bambino, ma con gli accorgimenti adeguati il lettone è un posto sicuro più di divani e poltroncine varie in caso di allattamento.

Resta il fatto che quella del lettone è una scelta che compie la famiglia, una volta informata rispetto gli aspetti di sicurezza, e che ogni scelta è buona se è, appunto, informata e serena. Molte mamme sono accusate di “viziare” i loro bambini quando li mettono nel lettone per rispondere meglio (più comodamente anche per la mamma) ai loro bisogni, e la nostra associazione, formata da mamme che vogliono informare e sostenere altre mamme, informa che il lettone “aiuta” l’allattamento e sostiene quelle mamme che compiono tale scelta in modo informato e sereno (così come le mamme che compiono altre scelte).

Spero di averti risposto…

Se così non fosse, non esitare a chiedere ancora.

Per il GAAM, Annalisa