Cari Mamme e Papà,
a breve ricominceranno le attività della nostra associazione (tra poco pubblicheremo il nuovo volantino).
Cogliamo l’occasione per informarvi su un progetto che si è svolto negli ultimi mesi nella nostra provincia e che ha visto come protagonisti i farmacisti.
Il farmacista è un punto di riferimento per chiunque: anche a chi è “sano come un pesce” infatti capita ogni tanto di dover andare in farmacia; al farmacista ci si rivolge per chiedere consiglio quando si tratta di piccoli disturbi o quando non riusciamo a contattare il medico.
Ecco che anche la mamma che torna a casa dall’ospedale con il suo piccolino (e senza il famoso “libretto delle istruzioni”) può trovarsi alle 10 della sera col pupo che piange e essere presa dal panico: il primo pensiero è “non ho latte, piange di fame”, ma chi chiamare a quest’ora?? Correre al pronto soccorso sembra una soluzione un po’ esagerata, invece mandare il papà nella farmacia di turno suona meglio e già ci sentiamo un po’ più tranquille.
Ma il farmacista, poi, quanto “ne sa” di allattamento?
Rifilerà un bel barattolo di latte artificiale “che tanto, male non fa” (ne siamo poi sicuri?), darà integratori miracolosi (esistono davvero?), consiglierà alla mamma di attaccarsi anima e tetta ad un tiralatte (ma come, non è indispensabile?) oppure sarà in grado di tranquillizzare e sostenere la mamma (e il papà!) dandole le indicazioni giuste, e mettendola eventualmente in contatto con chi può aiutarla a risolvere i suoi dubbi e i problemi eventualmente presenti?
Ovviamente la risposta è: dipende!
Fino a qualche tempo fa, prima che un farmacista veronese e l’associazione Il Melograno – Centri Informazione Maternità e Nascita – ideassero il progetto Farmacia Amica dell’Allattamento (www.progettofaam.org), l’interesse e il livello di informazione/formazione del/della singolo/a farmacista per l’argomento dipendevano quasi esclusivamente dalla sua esperienza personale (di madre o di padre). Poi, su impulso di questo progetto, hanno iniziato a diffondersi corsi di formazione rivolti ai farmacisti, interessati all’argomento perché spinti dalla volontà di accreditare come “FAAM” le loro farmacie per meglio rispondere alle esigenze dei propri utenti.
Nella nostra regione c’è per ora una sola FAAM accreditata, ed è nella nostra provincia: la Farmacia Comunale Carlo Urbani di Castelnuovo Rangone. Attenzione perché esistono iniziative dal nome simile ma dalle finalità ben diverse: un esempio su tutti le “Farmacie Amiche” (di chi, lo si capisce dagli sponsor commerciali) legate ai succhietti MAM, azienda che fa leva sulla paura della SIDS per promuovere i propri ciucci come “salvavita”. [Se avete interesse, potete leggere qui una nota su cosa caratterizza una vera FAAM, e qui un documento di IBFAN Italia sui ciucci MAM].
Tuttavia, grazie all’impulso iniziale di Silvia Lodi, una farmacista di Soliera che ha creduto nell’allattamento prima come professionista e poi come mamma, Federfarma Modena ha attuato nei mesi scorsi il progetto “La farmacia e i farmacisti a sostegno dell’allattamento materno per la salute di madri e bambini” (una serata introduttiva e 3 corsi di formazione nei distretti di Carpi, Modena e Pavullo), nel quale anche il GAAM ha avuto una piccola collaborazione.
Come GAAM ringraziamo Federfarma perché ha gestito questo progetto nel rispetto del Codice Internazionale sulla commercializzazione dei sostituti del latte materno, con grande motivazione e professionalità, arricchendo il nostro territorio di professionisti della salute ora formati a sostenere le mamme nella loro scelta di allattare.
A questo punto noi lanciamo la palla a voi mamme: chiedete ai vostri farmacisti se hanno fatto il corso, lodateli se l’hanno fatto ed esortateli a formarsi se non l’hanno fatto, ringraziateli per ogni buon consiglio o invio a persona competente che vi fanno, incoraggiateli a proseguire questo cammino verso una piena promozione, protezione e sostegno dell’allattamento.
Noi clienti abbiamo sempre ragione, no? 😉